Dal 2 al 17 dicembre 2017 nella Sala Progetto HAR in Via Saluzzo 28 a Cuneo.
La Mostra sarà visitabile nei seguenti orari:
venerdì, sabato e domenica dalle 16.30 alle 19.00.
Inaugurazione con la presenza dell’autore e dei musicisti di Progetto HAR, sabato 02 dicembre alle 17.30. Seguirà rinfresco.
SPIRAGLI POSSIBILI
creazioni artistiche
di
RENATO MORLACCHI
Oltrepassando. Visioni e percorsi materici
“Oltre passando, gettare su tela la libertà di uscire da schemi. Varcare la soglia, portando ciò che mi appartiene da sempre e che ha il sapore dell’ignoto, dell’inesplorato.” - così
l’artista
esprime le sue Visioni.
La cura e la conquista del bello, già presenti in età scolastica, sono state una costante di questa passione artistica. Fino a pochi anni fa, l’attenzione era assorbita da una ricerca tecnica e
dall’elaborazione di soggetti ed elementi naturali. Anche quando la passione per la fotografia ha fatto il suo ingresso, lo sguardo si è quasi ancorato verso espressioni sempre più realistiche,
mettendone in risalto un’esigenza di perfezione.
Ora, soggetti, volti, scene riprese dai viaggi hanno lasciato il posto a nuove relazioni cromatiche e materiche. L’incontro con la materia, infatti, ha segnato il
passaggio verso uno spazio che si apre a riflessi e domande interiori, un ponte verso altre creazioni d’essere.
Prendono forma squarci su tela, crateri, nuovi astrattismi cromatici, quasi a calamitarne lo sguardo in una visione aerea. La materia si plasma nei colori e sembra tracciare un dialogo embrionale
con le sue infinite possibilità.
Renato Morlacchi nasce nel 1954 a Legnano, in provincia di Milano; la sua passione per l’arte ha origini molto lontane, sin dai primi disegni scolastici. Tra la fine degli anni ’80 e gli anni
’90, frequenta un corso di pittura con il maestro Prof. Bruseghan. L’ esperienza decennale lo condurrà verso una ricerca dell’elaborazione di tecniche pittoriche.
L’utilizzo e la passione per la fotografia, già presente in quegli anni, contribuiscono a connotare quella ricerca verso un’esigenza di perfezione in espressioni sempre più realistiche,
seppure con una personalissima interpretazione.
Nel tempo lo stile figurativo divenuto “ingombrante”, lascia il posto a sperimentazioni più materiche. E’ stato proprio l’incontro del tutto casuale, con alcuni materiali, quali cartone,
sabbia, legno, che ha portato una svolta non solo artistica; da rappresentazioni figurative di ricordi di viaggi a forme espressive più interiori, una soglia verso altre creazioni
d’essere.
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