“Costruire un porto, significa fecondare la bellezza d’un golfo. Fondare Biblioteche, è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.” (Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar)
Esistono ancora artisti o ci sono solo più geni, esistono ancora i fotografi o ci sono solo più modificatori di immagini a casaccio? Qualcuno che legge libri e nella sua mente li trasforma
in immagini anche irreali, esiste ancora? La fotografia fa ancora sognare?
“Ho ricostruito molto: e ricostruire significa collaborare con il tempo nel suo aspetto di – passato - , coglierne lo spirito o modificarlo, protenderlo, quasi, verso un più lungo avvenire;
significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti”. (Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar)
I libri e gli apparecchi fotografici sono piccole macchine da guerra. Il problema è che se non le si sanno usare si spara a casaccio.
I libri di oggi in generale non descrivono né informano, non nutrono la coscienza collettiva e la fotografia ha cessato da tempo di imitare la natura, non sappiamo oggi cos’è, se c’è e dov’è.
Tante domande che attendono altrettante risposte.
Sarà il tempo che scriverà la nuova storia della nuova fotografia e chissà con quanti e quali libri la racconterà.
Scriveva Roland Barthes: ci sono sempre più scriventi e meno scrittori. E’ quasi implicito dire che ci sono sempre più fotografanti e meno Fotografi.
Ober Bondi
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