Non voglio annoiare i lettori con il mio CV fotografico che non è interessante, preferisco dedicare un pensiero a colui che mi ha introdotto in questo affascinante mondo, mio papà Carlo.
Ero solo un ragazzino quando, invece di andare a giocare a pallone con gli amici, gli tenevo compagnia nella camera oscura e, nella penombra illuminata dalle sole lampade di sicurezza, osservavo
ogni volta con stupore il formarsi dell’immagine sulla carta.
Ricordo i suoi gesti, gli oggetti che utilizzava, l’odore acre dell’acido acetico e quello pungente del fissaggio, reminiscenze della fotografia argentica che non dimenticherò mai.
Conosco Ober da alcuni anni ma, per varie vicissitudini, non mi sono avvicinato a Progetto Har.
Nel 2023 ho sentito la necessità di rivedere il mio modo di pensare la fotografia ma anche di far parte di un gruppo, di un insieme di persone che, oltre a fotografare, siano anche dei produttori
di processi creativi, di pensieri fotografici, di idee ed è così che mi unisco ad Har.
Ho iniziato esponendo alla mostra collettiva Duende e successivamente ho frequentato il corso di 2° livello ed il CORSOnonCORSO oltre ad altre interessanti iniziative ed ora, grazie a queste
persone davvero speciali, ho avuto questa nomination.
Essere premiato inserendo il mio nome nel “wall of fame” di Progetto Har è stata una piacevole sorpresa ed un onore.
Un punto di arrivo? Assolutamente no, è solo la tappa di un percorso che, spero mi veda ancora crescere con loro e, se mi guardo intorno, in questa galleria vedo tanti talenti fotografici,
persone con le quali condivido la stessa passione per l’hobby più bello del mondo.